Ode all’allegria: una poesia di Pablo Neruda
Oggi ti invoco, allegria. Come la terra sei necessaria. Come il fuoco sostieni i focolari. Come il pane sei pura. Come l’acqua d’un fiume sei sonora. Come un’ape Distribuisci miele volando. Allegria, fui un giovane taciturno, credetti che la tua chioma fosse scandalosa. Non era vero, me ne resi conto quando sul mio petto essa si sciolse in cascata. Oggi allegria, incontrata per strada, lontano da ogni libro, accompagnami. Con te voglio andare di casa in casa, voglio andare di gente in gente, di bandiera in bandiera. Tu non appartieni soltanto a me, Andremo sulle isole, sui mari. Andremo nelle miniere, nei boschi. E non soltanto boscaioli solitari, povere lavandaie o spigolosi, augusti tagliapietre, mi riceveranno con i tuoi grappoli, ma i congregati, i riuniti, i sindacati del mare o del legno, i valorosi ragazzi nella loro lotta. Con te per il mondo! Con il mio canto! Con il volo socchiuso della stella, e con la gioia del...
Comments
Post a Comment